martedì 16 luglio 2013

Comunali 2014 a Lucera: i primi movimenti. Più donne in campo?

di Costantino Montuori

In quel di Lucera, la corsa alle Elezioni Comunali, previste nella primavera 2014 è ormai aperta. Negli schieramenti, tutti ancora da definire in base alle candidature a Sindaco, si sarebbero avuti i primi confronti in tema di alleanze e di prospettive post-voto. 

Il centrosinistra sembrerebbe intenzionato a far tesoro degli errori commessi alle Amministrative del 6 e 7 giugno 2009 quando Pietro Scioscia, malgrado gli sforzi, si trovò a dar battaglia in solitaria (o quasi). Adesso il verbo che si predica dalle parti del PD è quello delle Primarie

Una scelta di fondo con cui provvedere alla designazione dell’uomo o della donna in lizza per il massimo seggio a palazzo Mozzagrugno. Badate bene, abbiamo declinato l’idea anche al femminile, perché da Sinistra Ecologia e Libertà sarebbe venuta l’indicazione di un’esponente del gentil sesso quale possibile pretendente alla fascia tricolore. Si tratterebbe della seconda in sette anni, dopo Antonietta D’Andola, candidata centrista con tre liste nel 2007. 

Potrebbe essere un’opzione utile, quella citata, per ripartire da un progetto sulla città e incardinato su tre/quattro punti nodali. Questo, in sintesi, il Michele Lunetta-pensiero. Ma gli altri partiti, movimenti politici e le eventuali (forse immancabili) liste civiche? Anche loro potrebbero avanzare nominativi propri per l’ascesa al soglio più elevato in corso Garibaldi. A sinistra e, magari, pure al centro. 

Di qui la necessità di produrre una sintesi, attraverso le Primarie, da realizzarsi all’interno della coalizione ex ulivista, prima di affrontare il test con le urne. Ma dall’altra parte della barricata che succede? Parrebbe che il capo dell’Amministrazione Civica uscente, Pasquale Dotoli, possa ridiscendere in campo con un discreto apporto di consensi intorno a lui. Molto dipenderà dall’approvazione (basterebbe anche la semplice adozione) del PUG, il Piano Urbanistico Generale. 

Mancano dieci mesi, o poco meno, alla naturale scadenza del mandato elettivo e della conduzione amministrativa dotoliana. Chi vivrà vedrà, soprattutto nell’arena politica locale.

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