lunedì 5 agosto 2013

Su Rai5 il docu-film ‘Zemanlandia’ sul Foggia Calcio

L'uomo di Praga sulla plancia di comando del Foggia
di Costantino Montuori

Passerella sugli schermi Rai per Foggia e il Foggia Calcio targato Zdenek Zeman. Domenica sera 4 agosto, Rai5 (canale 23 del digitale terrestre), ha trasmesso in versione integrale, in prime time, ‘Zemanlandia’. È il il docu-movie, scritto, sceneggiato e diretto dal regista Giuseppe Sansonna

Un godibile condensato di 55 minuti di filmati e interviste, realizzato nel 2009, arricchito dai racconti dei protagonisti di una memorabile era calcistica in quel di Foggia e in Italia. 

Sul piccolo schermo si sono avvicendati Zeman, Pasquale Casillo e Peppino Pavone. E, tra gli artefici in campo di quello che i media spagnoli ribattezzarono ‘el mitico Foggia’, hanno preso la parola: Beppe Signori, Roberto Rambaudi (che con Ciccio Baiano componevano il trio delle meraviglie). Quindi Gigi Di Biagio, Maurizio Codispoti e, su tutti, l’indimenticato Franco Mancini. 

Lungo il sentiero di celluloide si sono succedute le immagini della promozione in B, ad opera di mister Caramanno, poi di quella in A, nel 1991, con Zeman in panchina. E così fino al mancato piazzamento in Coppa Uefa. Quello svanito all’ultima giornata, nella stagione 1993/1994, contro il Napoli di Marcello Lippi e Paolo Di Canio. 

Non sono mancati aneddoti sulle massacranti corse di allenamento nel pre-campionato, sul lavoro di potenziamento coi pesi sopra i gradoni dello Zaccheria. Ma anche circa gli allenamenti improbabili sul campetto in terra battuta di San Ciro e la ragnatela del 4-3-3 imposto dalla tambureggiante zona zemaniana.

I riflessi filmati (praticamente da collezione), che hanno accompagnato la narrazione filmica prodotta da Showlab e Fly Film, sono stati recuperati dall’archivio di Telefoggia. 

Momenti di amarcord allo stato puro si sono registrati ripensando ai russi Ygor Shalimov e Ygor Kolyvanov, al rumeno Dan Petrescu, all’olandese Brian Roy. Nel documentario tv hanno fatto la loro apparizione anche Vincenzo Cangelosi, Dario Annecchino, Lino Rabbaglietti, Fernando Iannucci. Con i supertifosi Emilio Cavelli e Leone Rossetti che hanno fatto la loro parte. 

Sulla scia dei ricordi si sono sovrapposte le testimonianze del giornalista Attilio De Matthaeis e dell’opinionista tv Peppino Baldassarre. Un parterre di veri conoscitori, che hanno rivissuto e ricreato l’atmosfera di altri tempi, soprattutto, dei bei tempi. Quando un club di provincia sfidava e, di sovente, sconfiggeva le big del campionato più in vista al mondo, la Serie A, uscendo tra gli applausi delle tifoserie avversarie. 

Un ammonimento per i tanti (presunti) guru della ‘pedata’ nazionale, un piacevole salto nel passato per chi ha memoria di eventi indimenticabili. A prescindere dal calcio giocato e non.

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