Il Palazzo di Giustizia a Lucera |
di Costantino Montuori
Alla conferenza stampa di lunedì 2 settembre circa il presente ed il futuro (prossimo) del Tribunale di Lucera c’erano quasi tutti. Il Senatore Lucio Tarquinio (PdL), gli Onorevoli Lello Di Gioia (PSI) e Ivan Scalfarotto (PD); Nicola Pinto Sindaco di Rodi Garganico e Giuseppe Pica Consigliere regionale. Ma anche il Sindaco di Lucera Pasquale Dotoli e gli Assessori comunali Pietro Di Carlo, Mario Alfonso Follieri, Michele Barisciani. Ha introdotto i lavori l’avvocato Giuseppe Agnusdei, presidente del Foro lucerino a dieci giorni dal 13 settembre 2013 quando entrerà in vigore la legge di riforma sulla geografia giudiziaria.
Alla conferenza stampa di lunedì 2 settembre circa il presente ed il futuro (prossimo) del Tribunale di Lucera c’erano quasi tutti. Il Senatore Lucio Tarquinio (PdL), gli Onorevoli Lello Di Gioia (PSI) e Ivan Scalfarotto (PD); Nicola Pinto Sindaco di Rodi Garganico e Giuseppe Pica Consigliere regionale. Ma anche il Sindaco di Lucera Pasquale Dotoli e gli Assessori comunali Pietro Di Carlo, Mario Alfonso Follieri, Michele Barisciani. Ha introdotto i lavori l’avvocato Giuseppe Agnusdei, presidente del Foro lucerino a dieci giorni dal 13 settembre 2013 quando entrerà in vigore la legge di riforma sulla geografia giudiziaria.
“Chiediamo il recupero del Tribunale di Lucera e, in particolare, della sezione distaccata di Rodi. Stiamo lavorando su un doppio binario: la salvezza definitiva della sede circondariale lucerina e di quella decentrata di Rodi, la più distante d’Italia in termini chilometrici. E ciò per consentire che il servizio giustizia si abbia in quella zona” ha asserito Agnusdei.
A seguire l’avvocato Raffaele Preziuso, presidente del Comitato per la difesa del Tribunale svevo, ha dato notizia dell’assemblea permanente con occupazione simbolica del presidio giudiziario di piazza Tribunali.
“Oggi avremmo dovuto assistere al trasloco della Procura, degli uffici Gip e Gup e poi quelli della Sezione Lavoro e Fallimentare. Siamo qui a presidiare la struttura perché non venga toccato neppure un fascicolo. Il territorio deve sapere, sono giorni cruciali e voi parlamentari ci avete detto che il Palazzo di Giustizia lucerino deve rimanere laddove la criminalità organizzata ha un certo rilievo. Il 6 agosto, 26 deputati, hanno firmato un documento per la conservazione di sei sedi giudiziarie in cui ora si stanno tenendo manifestazioni analoghe. Dal giugno 2012 ad oggi il decreto correttivo non lo abbiamo visto. Nel programma elettorale del PD, tra i primi atti elencati, vi era proprio il correttivo. Qui c’è il Comune di Lucera insieme ad altri Enti e alla Diocesi di Lucera-Troia. Vogliamo sapere qual è il vostro impegno. Cosa aspettate che anche noi facciamo quello che si sta facendo a Rossano con i presidi nelle cancellerie e lo sciopero della fame? Non possiamo arrivare alla prossima settimana senza saper cosa dire alla gente!” è sbottato Preziuso.
Lucio Tarquinio, Senatore pidiellino, ha affermato: “Credo che i parlamentari della provincia qui presenti, accomunati da altri colleghi, stiano facendo il loro dovere. Subiamo e abbiamo subito accuse, interne ed esterne, su una vicenda ritenuta di campanile. Per noi si tratta di una battaglia della giustizia per la giustizia. Riteniamo che al massimo entro giovedì il Ministro Cancellieri incontrerà le Commissioni Giustizia di Camera e Senato sul decreto correttivo. Stiamo forse per vincere questa stessa battaglia, sono fiducioso” ha dichiarato il Senatore foggiano.
Lello Di Gioia, espressione in Parlamento del PSI, ha confermato che quella condotta per il Tribunale di Lucera “è una rivendicazione per una giustizia più rapida e giusta anche perché non vi è un risparmio sui costi. Non dobbiamo farci scippare il Tribunale di Lucera come ci siamo fatti scappare l’Agenzia per la sicurezza alimentare di Foggia. Ci sono margini per chiudere la vicenda in termini positivi. L’articolo 8 del decreto legislativo va applicato anche a Rodi perché possa restare aperta” ha concluso Di Gioia.
Nicola Pinto, primo cittadino di Rodi Garganico, ha annunciato un intervento fuori dal coro. “Sei Sindaci del comprensorio garganico si sono dimessi. Smaltire semplicemente le pratiche giacenti significa chiudere tra uno o due anni. Disponiamo di una sede per cui non si paga alcun fitto, pertanto, il mio è un appello a salvare la sezione di Rodi se saranno salvate quelle insulari” ha dichiarato.
Ivan Scalfaratto, deputato piddino in arrivo da Genova e in partenza per Pesaro, ha detto: “Sto difendendo il Tribunale di Lucera con le unghie e con i denti. Non si capisce e non si capiva perché debba chiudere. Siamo sul pezzo tanto al Senato quanto alla Camera, voglio sappiate che la vostra lotta tutt’altro che egoistica è anche la nostra. Con questa sicurezza stiamo lavorando”.
Alla conferenza di questa mattina si è visto anche il Procuratore Capo di Lucera, il dottor Domenico Seccia. Assente per impegni inderogabili il deputato del Pidielle Francesco Paolo Sisto. Non hanno fatto venir meno la loro partecipazione, invece, le delegazioni dei vari ordini professionali attenti alla discussione su un tema che riguarda loro, il loro lavoro ma soprattutto la città di Lucera e il suo circondario. Bisogna ricordarselo tutti e ricordarlo a tutti.
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