L'avvocato Raffaele Preziuso, Presidente del 'CDLC' |
di Costantino Montuori
Giovedì 19 settembre Lucera sarà teatro di una manifestazione pubblica, definita dai promotori “unitaria quanto contemporanea” per le sedi del Gruppo per i Sei Tribunali da salvare.
Giovedì 19 settembre Lucera sarà teatro di una manifestazione pubblica, definita dai promotori “unitaria quanto contemporanea” per le sedi del Gruppo per i Sei Tribunali da salvare.
L'iniziativa, annunciata lunedì nel corso dell'ultima assemblea forense, intende agire a supporto “degli interventi che i rispettivi Parlamentari di riferimento andranno a svolgere per il recupero dei Tribunali di Bassano, Chiavari, Lucera, Pinerolo, Rossano, Tolmezzo”. Lo riporta il Comitato per la Difesa della Legalità in Capitanata, presieduto dall'avvocato Raffaele Preziuso, che opera d'intesa con l'Amministrazione Comunale e l'Ordine degli Avvocati di Lucera, ma anche di altri ordini professionali e degli Enti associati.
Il flash mob, una sorta di protesta lampo, prevede la partecipazione di tutti i cittadini e seguirà un programma scandito nel pomeriggio di giorno 19. Alle ore 17.30 di giovedì è in programma il raduno in piazza Tribunali, definito la “nostra casa” dai giovani legali, che hanno organizzato l'iniziativa affiancandosi ai colleghi di maggior esperienza e non solo.
Il corteo cittadino si muoverà alle ore 18.30, con l'esibizione e lo sventolio di un lenzuolo bianco, simbolo di giustizia e speranza, attraverso le strade più centrali, con sosta in piazza Duomo e conclusione nello spiazzo antistante il Palazzo di Giustizia. A seguire i messaggi dei rappresentanti accreditati e il lancio di 2.000 palloncini bianchi con uno slogan teso al recupero degli uffici giudiziari lucerini. In chiusura un concerto tenuto da band giovanili come è stato sabato scorso.
“Il Tribunale di Lucera non è morto e, dunque, non vi è nessun funerale da celebrare”. Lo ha ribadito l'avvocato Antonio Santacroce, Segretario della Camera Penale sveva, richiamando alla massima attenzione l'opinione pubblica nella cittadina federiciana e del suo circondario.
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