giovedì 13 giugno 2013

Maiellaro allenatore e team manager della Nuova Lucera Calcio?

di Costantino Montuori

Alla platea calcistica pugliese, Pietro Maiellaro, ha dimostrato di essere uno dei pochi allenatori capaci di esaltare giovani e giovanissimi. Grazie a lui è cresciuto il loro affiatamento e la chance di calcare palcoscenici sempre più esaltanti. Gli è riuscito anche stavolta, dall’otto gennaio all’otto giugno 2013. 

In cinque mesi, la Nuova Lucera Calcio, ha mutato pelle, in termini di organico, almeno tre volte. È passata dalla sua prima composizione, delineatasi dopo l’avvio del campionato di Promozione pugliese, ad una seconda metamorfosi in corso d’opera per chiudere con un assetto inedito fatto, spesso, di under 19 e under 18, spesso all’altezza dei compiti tattici e tecnici. Ora che la stagione sportiva si è conclusa - con la salvezza sul campo giunta con un mese di anticipo rispetto al calendario ufficiale, malgrado le difficoltà vissute dagli ambienti societari - è lecito attendersi l’immediata riconferma di Maiellaro. Ma non solo, lo scriviamo a chiare lettere. 

L’ex rifinitore di Bari, Fiorentina, Palermo, Venezia, Cosenza è l’unico che possa rivestire un doppio ruolo: quello di allenatore della prima squadra e di team manager. Sarebbe l’ideale, pensandoci bene, perché gli consentirebbe margini di autonomia ancora più ampi. E sarebbe auspicabile per la rosa di calciatori, attuale e futura, che vedrebbe in lui la guida giusta al momento giusto. Perché ciò avvenga occorre intercettare investimenti freschi, facendo leva su figure diverse, come nel caso di quella mini-cordata foggiana che, alla fine, ha acquisito un titolo calcistico in Molise. 

Anche l’Ente Comune dovrebbe e potrebbe fare la sua parte, stanziando un contributo minimo, ma utile alla causa biancoceleste. Se vi saranno le sufficienti garanzie economiche, il progetto tecnico di Maiellaro è destinato a fruttificare come ha fatto sempre e dappertutto, peraltro a costi ridotti rispetto a piazze più danarose. Ce la si farà? Lo speriamo e lo suggeriamo, con estrema umiltà s’intende. Altre strade proprio non se ne vedono.

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