lunedì 17 giugno 2013

Legambiente parla anche delle indagini sull’eolico della Procura lucerina

di Costantino Montuori

“Da segnalare, anche, l’attività della Procura della Repubblica di Lucera impegnata in indagini rilevanti legate all’attività di produzione di energia eolica...”. È questo uno dei passaggi terminali che accompagnano la nota stampa, con la quale Legambiente Puglia, ha annunciato la pubblicazione del suo report annuale sulle ecomafie. Il resoconto affonda le radici nelle attività indagative portate avanti dagli organi della Magistratura e dalle forze dell’ordine, a vari livelli, e nell’arco del 2012. 

Agli inquirenti ed agli investigatori Francesco Tarantini, presidente della sigla associativa ambientalista pugliese, ha destinato il suo plauso. “I reati ambientali sono i più gravi che si possano immaginare poiché compromettono la qualità del territorio e ipotecano la salute dei cittadini nel presente e nel futuro. C’è bisogno che il Legislatore attualizzi e modernizzi il Codice Penale alla luce di quello che stiamo imparando, anche perché le Procure da un lato, la società civile dall’altro e l’ambientalismo stanno guardando con lucidità ad un business che è rilevante”. Il commento, a margine della presentazione, del Governatore regionale Nichi Vendola.

Ecco, nei punti salienti, quanto riporta Legambiente sul proprio sito Internet:

Nella classifica generale dell’illegalità ambientale in Italia nel 2012, la Puglia rimane stabile al quarto posto con 3.331 infrazioni accertate, 3.251 persone denunciate, 28arrestate e 1.303 sequestri effettuati. Per quanto riguarda il numero dei sequestri effettuati, la nostra regione è prima nel 2012. Mentre nella classifica provinciale dell’illegalità ambientale in Italia nel 2012 troviamo ben due province pugliesi: Bari al 5° posto e Foggia all’8° posto rispettivamente con 1.037 e 826 infrazioni accertate.

Nel ciclo illegale dei rifiuti, la Puglia occupa stabilmente la terza posizione, ma con un significativo aumento degli illeciti (+24%). Infatti, le infrazioni accertate salgono a 522 con 691 persone denunciate, 15 persone arrestate e 344 sequestri effettuati. La maggior parte delle infrazioni accertate si concentrano nella provincia di Bari (185). In Puglia, dal 2002 ad oggi (10 maggio 2013), ci sono state ben 42 inchieste contro attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti, cioè il 19,4% circa delle inchieste su tutto il territorio nazionale”.

Nella classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento, la Puglia, quest’anno sale al secondo posto (era al 3° nel 2011) con  640 infrazioni accertate e 384 sequestri effettuati mentre è prima la regione con il maggior numero di persone denunciate nel corso del 2012 ben 1.147. Nella classifica provinciale del mattone illegale Bari si piazza al 5° posto, Foggia all’11° e Lecce al 13° rispettivamente con 213, 160 e 140 infrazioni accertate”.

“Per quanto riguarda il racket degli animali (corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, traffico di animali da compagnia, commercio di specie protette, macellazione clandestina, bracconaggio e pesca di frodo) la Puglia sale sul podio al secondo posto (l’anno scorso era al terzo) con 938 infrazioni accertate,  907 persone denunciate e 411 sequestri effettuati. Tra le prime dieci province italiane per infrazioni contro la fauna troviamo Bari con 324 infrazioni accertate (al 4° posto) e Foggia con 201 infrazioni accertate (al 9° posto)

“Sul fronte dell’archeomafia, l’aggressione criminale al patrimonio artistico e archeologico, la Puglia, una delle regioni più ricche di reperti archeologici ma anche di tombaroli attivi, sale al nono posto con 45 furti”. Ne converrete con noi: con i dati diffusi dagli ambientalisti non c’è di che stare allegri.

Fonte: www.legambientepuglia.it - Ph: Legambiente Puglia

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