Pasquale & Michele Tibello a marzo 2013 su Raidue |
di Costantino Montuori
Dalle luci del palco ai tavoli della giuria. È stato questo il percorso seguito da Pasquale e Michele Tibello, i gemelli del canto di Lucera, che il 26 agosto sono stati selezionati dall’organizzazione di un premio canoro andato in scena a Manfredonia.
“Hanno scelto giurati provenienti dai vari talent nazionali e ci hanno chiamato per ‘The Voice of Italy’. Si è trattata di una grandissima emozione, visto che fino ad ora siamo stati sempre e solo concorrenti”. Lo spiegano i due fratelli che, insieme ad altri, danno vita al gruppo musicale ‘Paradise’, animando il loro tour in lungo e in largo per la provincia ma non solo.
“Gli artisti erano tutti davvero bravi ma un complimento particolare vogliamo indirizzarlo alla nostra concittadina Simona Calabria, che oltre ad aver cantato in maniera eccellente, ha coinvolto il pubblico lasciando tutti stupefatti! Un saluto particolare al grande artista Patrick Samson che era con noi in giuria. La direzione ci ha permesso di eseguire anche due brani del nostro repertorio con musiche arrangiate dalla nostra band. Anche a loro va il nostro ringraziamento” annotano su Facebook Michele e Pasquale.
Risale a cinque mesi fa, invece, la loro apparizione televisiva sugli schermi di Raidue con ‘I giardini di marzo’, una tra le canzoni più amate di Lucio Battisti. Allora ad ascoltarli nel cuore della prima serata tv, c’erano Riccardo Cocciante e Raffaela Carrà, con il primo che li ha promossi nella cosiddetta blind audition.
Per ‘Raffa’ “era difficile distinguere le due voci, sembrava si trattasse di una sola” . La sensazione è che sentiremo ancora parlare della coppia artistica tutta ‘made in Lucera’. Una città che nella produzione musicale fornisce, al contrario del resto, segni di effervescenza sulla scorta di diverse espressioni nell’arte delle sette note, apprezzate anche fuori dai confini di un asfittico provincialismo.
Pensiamo, senza nulla togliere ad altri, ad esempi come quelli dei Damadelizia, alla giovanissima Martina Difonte, ma anche a Le Note Oblique e ai Wild Legacy per citarne solo alcuni. Quanto a musica, per una volta, la nostra città non sembra essere seconda a nessuno. Il che non può che inorgoglire.
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