Un altro quadro di scuola veneta dedicato a Casotti |
di Costantino Montuori
Il Fondo per l’Ambiente Italiano si dà da fare per riportare al suo antico splendore la tela pittorica raffigurante il Beato Agostino Casotti, Vescovo di Lucera nei primissimi anni del 1300, presente nella sacrestia della Cattedrale.
L’iniziativa è stata al centro della presentazione ufficiale, questa mattina, in viale degli Aviatori a Foggia. Ad ospitarla la sede dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ‘De Piccolellis’. Al tavolo dei relatori hanno presenziato il capo delegazione provinciale del FAI Marialuisa D’Ippolito, il Vice nonché responsabile del progetto, Nico Palatella. E, quindi, come esperto locale Giuseppe Trincucci, esponente della Società di Storia Patria per la Puglia.
L’intervento restaurativo, che ha ricevuto il beneplacito della Sovrintendenza regionale per i Beni Storici e Artistici, sarà condotto da una ditta specializzata operante a Biccari.
Per contribuire al finanziamento dell’iniziativa, il FAI, ha previsto di realizzare e porre in vendita venticinque copie del dipinto al costo di 200 euro cadauna (cinquanta quale costo effettivo e i restanti 150 come fondo di sostegno al programma).
Il tutto, magari, anche grazie all’apporto del Gruppo FAI di Lucera costituitosi, in via ufficiale, un paio di anni fa.
Il 27 luglio 2012, invece, l’Onorevole Damir Rilje, Sindaco di Trogir, si era espresso con entusiasmo al suo arrivo a Lucera per la celebrazione del gemellaggio con cui stringere un patto amicale tra la cittadina dalmata e Lucera.
Un evento internazionale sostenuto dall’allora Assessore al Turismo Giacomo Capobianco e dal primo cittadino Pasquale Dotoli. “Spero che gli abitanti di questi due luoghi abbiamo l’opportunità di conoscersi e di confrontarsi alla luce di questa iniziativa che nasce nel nome del Beato Agostino Casotti” aveva dichiarato Rilje.
In precedenza, il 20 aprile di un anno fa, anche il neo Ambasciatore croato in Vaticano, il dottor Filip Vucak, si era recato in visita nella realtà lucerina ammirandone la Chiesa madre, il Museo diocesano ed altri siti monumentali. Oggi è stato mosso un ulteriore passo in avanti verso la Croazia. Stato che, dal 1 luglio 2013, è entrato a far parte dell’Unione Europea accorciando le distanze geodiplomatiche con il vecchio continente.
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