Recente evento enoturistico in città |
di Costantino Montuori
Conto alla rovescia per la prima edizione del ‘Cacc’è Mmitte’ Festival che si terrà a Lucera, la sua patria di origine e produzione, nel mese di settembre.
L’iniziativa proietterà le dinamiche produttive del vino lucerino in una dimensione di spettacolo sospesa tra musica, teatro, enogastronomia.
Tra i promotori dell’happening, perché di questo si tratta, figura Alberto Trincucci, giovane imprenditore del settore ristorativo, che ha lanciato le prime pillole informative sul network sociale del momento: Facebook.
In più giorni si avvicenderanno sul palco musicisti, attori teatrali, produttori di tipicità locali. Il tutto avvinto al fil rouge del vino rosso rubino e accompagnato dall’aspetto degustativo.
“Il ‘Cacc’e Mmitte’ di Lucera è un vino DOC (denominazione attribuita nel 1975 la cui produzione è consentita nella zona tra le pendici dell’Appennino Dauno, nei territori dei comuni di Lucera, Biccari, Troia.
Il nome singolare, ‘Cacc'e Mmitte’, trova origine nell'antica procedura di vinificazione: i proprietari di palmenti, tipici nelle masserie pugliesi provviste di vasche per la pigiatura dell’uva, davano in affitto le attrezzature per la lavorazione a chi possedeva un vigneto di piccole dimensioni e non aveva la possibilità di trasformare l’uva in vino.
Le operazioni dovevano terminare entro la giornata di fitto per lasciare libere le attrezzature al vignaiolo successivo, perciò un affittuario toglieva il mosto appena pronto dalle vasche del palmento (‘Cacc’e’) per portarlo nelle cantine, mentre un nuovo affittuario versava nelle vasche (‘Mmitte’) la propria uva da pigiare”. Lo si apprende dalla lettura dell’apposita voce di consultazione su Wikipedia, l’enciclopedia libera della Rete. Tra un mese qualcosa di nuovo potrebbe essere scritto in proposito.
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