di Costantino Montuori
C’è aria di mobilitazione nel centrosinistra lucerino. A poco meno di un anno dalle Elezioni Comunali, partiti e movimenti civici vicini alle attuali ‘opposizioni’ all’Amministrazione dotoliana, serrano le fila per organizzarsi in coalizione.
Sembrerebbe vi siano state anche le prime riunioni allargate a vari soggetti politici per aprire il fronte dell’alleanza elettorale. Sembrerebbe che oltre al Partito Democratico e al Partito Socialista, che hanno sottoscritto un’intesa programmatica, si cerchi il coinvolgimento di altre forze partitiche e non. Bisognerà capire, ad esempio, se la Lista Monti, l’Unione di Centro di Casini e Cesa e la Democrazia Cristiana potranno dar vita ad un centro moderato, equidistante dal bipolarismo destra/sinistra. Oppure se finiranno per ritrovarsi, casomai, all’interno di un centrosinistra rimaneggiato rispetto all’ultimo test con le urne datato 6 e 7 giugno 2009.
Da più parti si sventolerebbe il vessillo delle Primarie, prima all’interno dei singoli partiti e poi tra gli elementi più suffragati, in modo tale da uscire con una candidatura rafforzata dall’indicazione popolare.
Sarà sufficiente questa previsione per sconfiggere l’alea dell’astensionismo e per abbattere il muro della sfiducia che il corpo elettorale di Lucera potrebbe elevare a prescindere dagli schieramenti in lizza? Ci sembra ancora troppo poco, fatto sta che il tempo stringe e le alternative, a loro volta, si restringono.
Vincere una competizione elettorale non basta per garantire stabilità governativa e polso nelle decisioni deliberative da assumere da e verso la collettività locale. Lo avranno capito, questo, a sinistra ed a destra? Forse che sì, forse che no.
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