Il palazzo de La Dogana o di Santa Caterina a Lucera |
Si torna a parlare delle iniziative tese al recupero per il complesso architettonico di Santa Caterina, all’interno dell’omonima piazzetta, a pochi metri da piazza Lecce nel cuore del centro storico lucerino. Uno dei primi pensieri di ristrutturare lo storico immobile si era avuto con l’interessamento che, all’incirca nove anni fa, era venuto dall’allora Assessore all’Urbanistica Francesco Paolo Calabria. Come che sia all’idea, nel suo insieme, non fu dato seguito.
Più tardi, nel 2008, l’Amministrazione Civica dell’epoca aveva avviato una procedura di gara, conclusasi nel settembre di quell’anno, per l’individuazione di professionisti ai quali affidare la necessaria progettazione.
Venerdì scorso, la Giunta Dotoli, ha approvato un’apposita deliberazione per partecipare al bando relativo ai Piano Operativi del Fondo Europeo di Sviluppo Rurale nel settennio 2007-2013. Si tratta di un avviso pubblico, in relazione ai ‘servizi essenziali per l’economia e le popolazioni rurali’, indetto dal Gruppo di Azione Locale ‘Meridaunia’. L’esecutivo di palazzo Mozzagrugno ha stabilito di presentare domanda di aiuto per gli interventi individuati dal GAL dei Monti Dauni.
Sindaco e Assessori hanno deciso, tra l’altro, di “dare atto che il Comune si impegna a rendere disponibile i locali di palazzo ‘La Dogana-Santa Caterina per le finalità richiamate nel bando, accettando il mantenimento della destinazione d’uso dei locali per anni cinque a partire dalla data del provvedimento di liquidazione del saldo del contributo pubblico concesso; di precisare che la presente disponibilità inerisce esclusivamente la messa a disposizione dell’immobile per l’esecuzione delle opere di cui al progetto esecutivo che sarà redatto dai tecnici incaricati, nonché per il precitato mantenimento della destinazione d’uso, mentre per quanto concerne la gestione delle attività da svolgere nei locali, questa Amministrazione si riserva l’adozione di un successivo atto a tal uopo finalizzato ad assicurare il rispetto delle norme in materia di affidamento di servizi”. Ciò si apprende dalla lettura del provvedimento deliberativo che porta il numero 195 e la data del 12 luglio.
In attesa dello stanziamento dei fondi richiesti, sembra stia per venire il tempo della rinascita per una struttura di pregio, ma troppo a lungo abbandonata al suo destino e immersa nell’oblio dei più.
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