Lo scritto apparso di recente in vico San Pardo |
di Costantino Montuori
“Questa è una chiesa, non una discarica. Saranno presi seri provvedimenti”. Il messaggio, riprodotto con una stampa da piccì su un foglio di carta plastificato, è apparso negli ultimi giorni, a Lucera, nei dintorni dell’edificio religioso di Santa Caterina.
Non sappiamo chi l’abbia scritto, poiché non si riscontrano firme, vergature, timbri di qualsiasi sorta. Tuttavia il senso ed il significato dell’avviso ‘naif’, che si legge all’imbocco di vico San Pardo, nel cuore del centro storico, è ben chiaro. Si intende contrastare il fenomeno legato all’abbandono in strada di rifiuti, nei pressi del fontanino di acqua pubblica, uno dei pochi in ghisa ancora visibili in centro dopo la sostituzione di quelli più ammalorati.
Piazza Santa Caterina, piazza San Leonardo, piazzetta del Vecchio, Vico Caropresa sono alcuni dei punti dove, ogni giorno, compaiono sacchetti di rifiuti che, invece, dovrebbero essere smaltiti attraverso la raccolta differenziata porta a porta. Una procedura di conferimento, differenziazione e smaltimento degli ‘rsu’ che, in centro, è partita il 24 ottobre 2011 interessando cinquemila utenze.
In attesa dell’estensione della differenziata, all’intera realtà lucerina e dopo l’esperimento dei contenitori tempificati a Lucera 2, sarebbe auspicabile intervenire. Come? Soprattutto imponendo e attuando maggiori controlli a danno dei trasgressori, di chi deturpa gli scorci più accorsati di Lucera, spesso vittima dei suoi stessi abitanti.
Il punto dove è avvenuta la spontanea affissione |
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