martedì 14 gennaio 2014

A Lucera c’è ‘AMA’ per aiutare ed aiutarsi ad affrontare la sofferenza

Il Vescovado visto da piazza Repubblica (ph: Google Maps)
di Costantino Montuori

Rispondere alle sofferenze interiori accusate nei momenti di dolore più acuto per la scomparsa di una figura cara. Crescere nell’ascolto e nella comprensione/condivisione di se stessi e degli altri da sé. 

Sono alcune delle premesse da cui ha preso le mosse il ‘Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto’ costituito ufficialmente lunedì, 13 gennaio 2014, nell’auditorium del Seminario Vescovile di Lucera. 

A tenerlo a battesimo con il primo incontro pubblico, all’interno di una serie in via di programmazione, c’erano il Vescovo di Lucera-Troia, Monsignor Domenico Cornacchia ma anche i sacerdoti co-fondatori: don Pasquale Caso e don Carlo Orsogna

Tra il pubblico, poco meno di un centinaio di persone, anche gli Assessori comunali Fabio Valerio (Politiche Sociali) e Michele Barisciani (Servizi Municipali) su delega del Sindaco Pasquale Dotoli

La psicologa e psicoterapeuta Francesca Abate, da parte sua, ha spiegato come l’AMA sia un esempio derivato dal mondo anglosassone (si parla di mutual help) esteso anche all’elaborazione del lutto. Riservatezza e rispetto sono le regole alla base degli incontri, tutti coordinati da uno staff di esperti e di volontari che prevedranno un minimo di 3 fino ad un massimo di 12/14 persone in ogni seduta. Di volta in volta sarà presente anche un helper o facilitatore del dialogo e del confronto.

Ad inaugurare il calendario di appuntamenti sarà l’evento di apertura previsto per il 27 gennaio, alle ore 17, al civico 7 di via Lombardi (la stradina che collega piazza Duomo a piazza della Repubblica) presso la sede dell’Azione Cattolica lucerina

Si tratta di uno spazio concesso in comodato d’uso dalla Curia Vescovile su iniziativa della guida episcopale. L’adesione e la partecipazione alle singole attività è libera, volontaria, gratuita. Del comitato di supporto fa parte, nella veste di soggetto esterno, anche il dottor Domenico Merlicco (dirigente medico allOspedale ‘Lastaria’ di Lucera). 

Tagliamo il nastro di partenza ad una pietra miliare nella vita diocesana”. Sono state alcune delle esternazioni a cui il Vescovo Cornacchia si è lasciato andare, attingendo ai ricordi di giovane e di giovane sacerdote. “Dobbiamo essere l’ala di riserva, lo sosteneva anche don Tonino Bello e farci Cirenei per portare la croce altrui”, ha quindi ribadito Monsignor Cornacchia. 

Alla neonata realtà associativa sono giunti i messaggi augurali di analoghe espressioni attive a: Parma, Verona, Mantova, Bolzano, Aosta, Orvieto, Ceprano, Andria (Caritas) ed Otranto soltanto per citarne alcune. 

Il volo delle ‘Ali di speranza’, questa la denominazione assegnata al servizio, è appena spiccato sulle nostre teste. Aiutare aiutando, invece, è il gioco di parole che sembra ispirare i suoi ideatori. Seguendo questa strada ce la faranno.


Info: Ali di Speranza - Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto, Ufficio Pastorale della Salute Diocesi di Lucera-Troia
Piazza Duomo, 13 Lucera (FG)
Tel: 392 22 98 239
E-mail: alidisperanza.p@libero.it

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