martedì 3 settembre 2013

Con il Cacc’e Mmitte Festival Lucera è protagonista in ‘Provincia’

di Costantino Montuori

Sono diversi i meriti che vanno ascritti al Cacc’e Mmitte Festival. Tra questi, i principali, si ritrovano nella capacità di unire i produttori della DOC (Denominazione di Origine Controllata) lucerina tanto da aprire all’ipotesi di un’associazione di settore. 

Di non minor rilievo è la ritrovata volontà di spingere, la conoscenza della produzione enologica locale di punta, oltre i confini di un certo provincialismo. “Qui e quest’oggi è raccolta l’eccellenza delle cantine di Lucera. Auspico, sin d’ora, una crescente collaborazione tra soggetti privati e Istituzioni” ha dichiarato Tommaso Iatesta. Ha parlato da Assessore comunale alle Attività Produttive, nel corso della presentazione ufficiale dell’evento festivaliero, tenutasi martedì mattina 3 settembre nella ‘Sala della Ruota’ presso la Provincia di Foggia. “Lucera può prodursi in una partenza, anzi in una ripartenza, per se stessa e per la pentapoli che raccoglie le principali realtà della provincia” ha affermato Micky De Finis, Capo di Gabinetto all’Ente provinciale. 

Invitato da Danila Paradiso, moderatrice e addetto stampa della kermesse, Alberto Trincucci che ne è l’ideatore ha definito il ‘Cacc’e Mmitte’ come “espressione dell’orgoglio lucerino”. “In quattro giorni il Festival proporrà quattro appuntamenti sospesi tra musica, enogastronomia e teatro. Il territorio dovrebbe vivere nel quotidiano di momenti come questo” ha poi aggiunto. 

La parola, quindi, è passata ai produttori locali. A rompere il ghiaccio è stata Francesca Faccilongo per l’Agricola Paglione. “Lavoriamo da diciotto anni nel campo dell’agroalimentare e da un anno a questa parte vinifichiamo anche il Cacc’e Mmitte” ha detto. Di rivalutazione sul territorio della DOC made in Lucera ha trattato Michele Di Gregorio per il gruppo Alberto Longo. “Abbiamo iniziato a lavorare il prodotto a partire dal 2004 dando una svolta sul piano tecnologico” ha spiegato. 

Paolo Petrilli si è espresso a tutto tondo e con toni accorati. “Campani, siciliani, salentini hanno dimostrato che è possibile fare un buon vino anche al Sud. La ricostituzione di un Consorzio potrebbe essere un punto di svolta”. Per ultimo, ma non ultimo, è giunto il messaggio di ottimismo di Marika Maggi in rappresentanza della Cantina ‘La Marchesa’. Da lei è stato rimarcato come il Cacc’e Mmitte costituisca “un’identità territoriale da difendere come avviene in Salento”. Chiusura con una promessa: ripresentare, ogni anno, la manifestazione nel periodo della vendemmia.

Frattanto, grazie al Cacc’e Mmitte Festival, i sommelier di Basilicata, Campania e finanche del Friuli Venezia Giulia hanno già fatto richiesta per il rilascio di campioni da degustare

Un segno, questo, della valenza di un’intuizione a cui Trincucci ha dato corpo ben supportato dalla Provincia e da Promodaunia, rappresentata nell’occasione da Francesco D’Emilio

Primo appuntamento alle ore 21 di giovedì 5 settembre a Palazzo D’Auria Secondo, location per l’esibizione della Rimbamband. Più avanti le serate di venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 settembre ancora e solo presso la struttura di piazza Oberdan. Dove? Naturalmente in quel di Lucera.

Di seguito riportiamo il calendario del Festival 2013:

Giovedì 5 settembre: Aspettando il Cacc’e Mmitte Festival con la Rimbamband in Il Sol ci ha dato alla testa e degustazione del Cacc’e Mmitte Agricola Paglione in abbinamento a tre piatti della tradizione;V

Venerdì 13 settembre: Musica con Four Friends in Bari, Fabrizio Bosso, Guido Di Leone, Giuseppe Bassi, Mimmo Campanale e degustazione del Cacc’e Mmitte Alberto Longo in abbinamento a tre piatti della tradizione;

Sabato 14 settembre: Teatro con Carmela Vincenti in Donne molto occupatissime e degustazione del Cacc’e Mmitte Agramante de La Motticella – Paolo Petrilli in abbinamento a tre piatti della tradizione;

Domenica 15 settembre: Enogastronomia con Paolo Parisi che incontra la Daunia e degustazione del Cacc’e Mmitte La Marchesa in abbinamento a tre piatti della tradizione rivisitati dallo stesso Paolo Parisi.

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